Si chiudono i mondiali di atletica di Londra 2017 e l’Italia alza finalmente le braccia al cielo con il sorriso di Antonella Palmisano, medaglia di bronzo nella 20km femminile. Una felicità che farà discutere, non tanto per la gara perfetta della marciatrice azzurra, ma per le tre avversarie (la cinese Lyu Xiuzhi poi squalificata sul rettilineo finale), che hanno guidato il gruppo di testa della gara mostrando una tecnica di marcia molto discutibile. Rubino season best nelle 20km maschile, mentre è nono De Luca nella 50km.

Fonte: Pagina Facebook Antonella Palmisano

ANTONELLA, UNA MARCIA IN PIU’

Una lunga attesa, con molte delusioni e un po’ di rabbia lasciate sulla pista dello stadio olimpico di Londra, prima di vedere i colori azzurri salire sul podio dei mondiali di atletica. Un bronzo nella 20km di marcia femminile conquistato da Antonella Palmisano, che attraversa il Mall britannico sorridente e con il classico fiore tra i capelli, che la accompagna come una coperta di Linus tenendola al sicuro e e concentrata, lontano dal rumore, le distrazioni e la vista delle avversarie. Un bene forse, perché a ben guardare quelle stesse avversarie che la precedono, un’atleta con meno esperienza avrebbe sentito ribollire il sangue. Da chiedersi infatti come una tecnica di marcia così carente, quasi un mezzo trotto, non abbia portato all’intervento dei giudici di gara molto prima del rettilineo finale. Gli ultimi metri infatti sono costati caro alla cinese Lyu Xiuzhi, in terza posizione, ma con già tre proposte di squalifica. Verrebbe da dire tutto è bene quel che finisce bene in questo caso, con la Palmisano che trova una meritatissima medaglia, anche se resta un po’ di rammarico per l’oro di Yang Jiayu in 1h26:18 e l’argento della messicana Maria Gonzalez in 1h26:19, entrambe che quasi correvano verso il traguardo. “Oggi mi sono migliorata di 1:15, ma io non avevo mai guardato il cronometro e l’ho saputo dopo l’arrivo. È stata un’altra sorpresa, non pensavo di aver fatto PB e di essere andata così forte. Una progressione dopo Pechino e Rio che vorrebbe dire arrivare pronta per Tokyo, fra tre anni!”, il commento entusiasta a fine gara. Chiudono quattordicesima e quindicesima, una accanto all’altra, Eleonora Giorgi e Valentina Trapletti che segnano rispettivamente 1.30:34 e 1:30:35 per il season e personal best.

UNA GIORNATA IN MARCIA

A difendere i colori azzurri in questa giornata finale dei mondiali di altetica dedicati alla marcia non c’è stata solo Antonella Palmisano. Nella 20km maschile il migliore degli azzurri è Giorgio Rubino, sedicesimo con il season best in 1h20:47, mentre 25esimo Francesco Fortunato che ritocca sul percorso inglese il suo personale portandolo a 1h22:01, poco prima del cinquantesimo posto Matteo Giupponi al rientro dopo una serie di problemi fisici. Nella 50km entra nella top ten Marco De Luca che cede un po’ verso il finale perdendo qualche posizione e va a chiudere nono a 3h45:02. Si ritira ad appena 5km dal finale Michele Antonelli. “Sono andato più forte di quanto mi aspettassi di almeno due minuti. Sono ancora più felice perché questo risultato dopo un anno davvero difficile. Mi dispiace per la crisi negli ultimi 5 chilometri, ho sofferto molto e perso tre posizioni. Dal 20° al 40° chilometro abbiamo girato fortissimo, ero lanciato verso il mio record personale”, l’analisi di De Luca.

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Giulia Cannarella
Giornalista pubblicista, collaboratrice per Runner's World Italia. In precedenza redattrice per Agr-agenzia giornalistica radiotelevisiva e collaboratrice per la Gazzetta dello Sport inserto Milano-Lombardia

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