Biathlon, Mondiali di Östersund 2019. Si conclude la kermesse iridata svedese: Italia due volte medaglia d’oro, sul tetto del mondo con Dorothea Wierer e Dominik Windisch. Azzurri terzi nel medagliere iridato.

Dominik Windisch festeggia la medaglie d’oro all’arrivo nella mass start dei Mondiali di Östersund 2019 (fonte: profilo Twitter ufficiale CONI)

Biathlon, Mondiali Östersund 2019: Italia sul tetto del mondo all’ultima giornata

Si concludono, dopo nove giornate, i Mondiali di biathlon Östersund 2019. E l’avventura dell’Italia FISI non povera concludersi meglio.

Oggi, all’ultima giornata, infatti, Dorothea Wierer, primo trionfo iridato del biathlon femminile italiano, primo personale, e Dominik Windisch hanno conquistato la medaglia d’oro nella mass start, quella femminile e quella maschile. Vincendo non uno, ma ben due titoli iridati, interrompendo un digiuno che per gli azzurri durava dal 1997.

Cinque, dunque, le medaglie conquistate dagli azzurri ai Mondiali di Östersund 2019. Oltre ai titoli mondiali odierni: due argenti, con Lisa Vittozzi nella 20km individuale e con Dorothea Wierer e Lukas Hofer nella staffetta single mixed; ed un bronzo nella staffetta mista all’esordio.

Dorothea Wierer impegnata nella sprint di Östersund 2019 (fonte: profilo Twitter ufficiale FISI)

Wierer d’oro nella mass start femminile: Oslo decisiva per la “Sfera di cristallo”

La giornata è iniziata con un’incredibile affermazione di Dorothea Wierer.

Assente ieri per un grave problema di salute, l’azzurra ha conquistato uno straordinario trionfo, trovando tre volte lo “zero” ai primi tre poligoni, che le sono valsi una vittoria storica: la prima personale in una competizione iridata, la prima d’una biatleta azzurra ai Mondiali, nonché la prima dal 1997, quando a trionfare fu Wilfried Pallhuber nella sprint maschile.

I due errori all’ultimo poligono, infatti, si sono rivelati ininfluenti, complici le sbavature delle uniche inseguitrici rimaste, la russa Ekaterina Yurlova e la tedesca Denise Herrmann, rispettivamente argento e bronzo al termine.

Fenomenale, completata all’ultima serie, la rimonta di Lisa Vittozzi. Che partita male, tre errori al primo poligono, dopo un ennesimo errore a terra non ha più sbagliato, passando dalla ventottesima all’ottava posizione finale.

Una sola gara al termine, dunque, della Coppa del Mondo di biathlon 2019: OsloHolmenkollen. Dove Dorothea Wierer, che oggi ha ritrovato il pettorale giallo, e Lisa Vittozzi, entrambe a quota 852 punti nella classifica generale, con la norvegese Marte Olsbu Roiseland ad un centinaio di punti di distanza, si giocheranno la “Sfera di cristallo”, il titoli di campionessa della Coppa del Mondo 2019, in una sfida tutta interna alla FISI.

Dorothea Wierer, braccia alzate all'arrivo, festeggia la vittoria nella gara di partenza in linea: l'azzurra è la prima biatleta Italiana nella storia a vincere un oro ai Mondiali
Dorothea Wierer festeggia all’arrivo della mass start femminile: l’azzurra è medaglia d’oro (fonte: profilo Twitter ufficiale Italia Team)

Dominik Windisch è campione del mondo: Italia due volte sul tetto del mondoD

Semplicemente impronosticabile, anche a tre quarti di gara. Dunque, forse, ancora più bello: Dominik Windisch è campione del mondo nella partenza in linea maschile. Gara a cui rischiava di non partecipare. E conquista, quindi, il proprio primo titolo iridato in carriera, nonché il primo podio stagionalenella Coppa del Mondo, dopo un inizio di stagione difficile, contraddistinto da una condizione fisica tutt’altro che al 100%.

L’azzurro, però, si è fatto trovare pronto all’evento più importante della stagione, ma soprattutto alla “bufera”, meteorologica e non, dell’ultimo poligono. Dominik, infatti, non ha avuto un inizio di gara facile, così come Lukas Hofer, l’altro azzurro in gara. Quest’ultimo, trovato lo “zero” alla prima serie, nelle prime posizioni fino a metà gara, è incappato in tre errori nella seconda e nella terza serie, per un totale di sette errori, e la diciassettesima posizione finale.

Windisch, invece, dopo un errore in ciascuna delle serie precedenti, è giunto all’ultimo poligono con cinquantaquattro secondi di ritardo dai due leader, fino a quel momento, della gara, il russo Garanichev e “il cannibale”, della Coppa del Mondo e dei Mondiali, Johannes Boe. Questi ultimi, però, insieme ai restanti inseguitori, sono tutti caduti in errori (Boe addirittura cinque), traditi dalle difficili condizioni, dal vento e dalla neve. Non Dominik, invece, che ha trovato un 5/5 semplicemente spettacolare.

Tutt’altro che fortuna quella dell’azzurro di Rasun, che già alle Olimpiadi PyeongChang, bronzo nella sprint e nella staffetta mista, aveva dimostrato di esaltarsi in condizioni “impossibili”. Capace di sigillare il titolo del mondo con venti secondi di distacco sul francese Antoni Guigonnat, argento, anch’egli a lungo nelle retrovie, sull’austriaco Julian Eberhard, medaglia di bronzo.

Dominik Windisch impegnato ai Mondiali di Östersund 2019 (fonte: profilo Twitter ufficiale Italia Team)

Wierer “felice del primo titolo mondiale”, Dominik già pronto all’anno prossimo: “Anterselva per noi sarà una piccola Olimpiade”

Al termine della gara, durante le dichiarazioni di rito, Dorothea Wierer si è detta “felicissima di essere riuscita a vincere il mio primo titolo mondiale, anche perché di solito i grandi appuntamenti non sono il mio forte. Sono molto contenta di aver trovato tre zeri consecutivi, visto che ho avuto molti problemi al tiro in questi Mondiali. Peccato per i due errori all’ultimo poligono, che mi hanno costretta a soffrire un po’ di più nell’ultimo giro“. 

L’azzurra ha poi aggiunto: “Quest’oro forse arriva anche perché non avevo aspettative dopo la congestione allo stomaco che mi ha impedito di partire nella staffetta. Mi dispiace molto per le ragazze, perché avremmo potuto fare davvero bene e questa medaglia la dedico a loro, perché la meritano anche loro“.

Una “sensazione fantasticaquella di Dominik Windisch, “contento per la Nazione, soprattutto perché ha vinto anche Dorothea e lei lo ha meritato perché ha fatto bene durante tutta la stagione. Questo Mondiale è non era andato comunque male per l’Italia, perché erano arrivate già tre medaglie e potevamo tornare a casa contenti. Ma ovviamente finire così è ancora più bello e si va via con una sensazione bellissima, possiamo festeggiare a casa, ad Anterselva“. 

Oggi era molto difficile sparare” ha proseguito Dominik. “Ho cercato di concentrarmi soltanto su me stesso, anche perché in staffetta non era andata bene. Sono riuscito a gestire bene il vento, ma all’ultimo poligono per me non era così forte e sono stato fortunato. L’anno prossimo non vedo l’ora di gareggiare ai Mondiali perché saranno ad Anterselva e succede una volta nella carriera di un atleta di poter gareggiare in casa, per noi è come una mini Olimpiade“. 

La medaglia più importante? Per me resta quella dell’Olimpiade perché è una competizione superiore, ma la felicità è la stessa. Io e Wierer vittoriosi nello stesso giorno come a Canmore tre anni fa? Non sono scaramantico, ma quasi quasi comincio a crederio anche io al destino“.

un primo piano di Dorothea Wierer, in pista nella mass start dei Mondiali di Östersund 2019
Un primo piano di Dorothea Wierer, medaglia d’oro nella mass start di Östersund 2019 (fonte: profilo Twitter ufficiale Italia Team)

Il medagliere di Östersund 2019: Italia al terzo posto

Dopo le nove giornate dei Mondiali di Östersund 2019, a vincere il medagliere iridato è la Norvegia. Nove le medaglie di J. T. Boe e compagni: cinque ori, tre argenti ed un bronzo. Germania al secondo posto: due vittorie, due secondi posti e tre terzi.

Italia terza nel medagliere, con cinque medaglie: due ori, due argenti ed un bronzo. Che valgono, innegabilmente, una straordinaria pagina di storia del biathlon. E di tutto lo sport italiano.

Gli azzurri dell’Italia del biathlon, campioni nella Coppa del Mondo nella staffetta mista, in posa nell’ultima tappa del 2018 (fonte: pagina Facebook ufficiale di Lisa Vittozzi)
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Niki Figus
Giornalista pubblicista. Naufrago del mare che sta tra il dire e il fare. Un libro, punk-rock, wrestling, carta e penna.

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