Si sono conclusi gli Europei Under 23 e juniores di ciclismo su pista a Anadia, in Portogallo. Per l’Italia si è trattata di una rassegna trionfale, con 14 medaglie ed il primo posto nel medagliere.

Letizia Paternoster mostra i suoi 3 ori (fonte Cicloweb)

UN EUROPEO TRIONFALE

Dominio, dittatura sportiva, un trionfo totale. Trovate voi il termine migliore per descrivere la netta superiorità espressa dalle formazioni azzurre Under 23 e juniores nell’Europeo ad Anadia, in Portogallo. Lo certificano i numeri: 14 medaglie, delle quali 10 ori, un argento e 3 bronzi. Cifre che valgono il primato nel medagliere generale, tanto per rendere un’idea della portata di questa trionfale rassegna. Ha aperto le danze Francesca Pattaro, con un bronzo nell’inseguimento U23, superando nella finale valida per il terzo posto la tedesca Stock. Un’altra medaglia dello stesso metallo è arrivata nello scratch juniores con Michele Gazzoli, battuto solamente dal polacco Filip Prokopyszyn e dal ceco Daniel Babor. Il primo oro è stato opera di Martina Fidanza nello scratch juniores, ottenuto ai danni della ceca Petra Sevcikova e della britannica Jenny Holl. Nella seconda giornata Chiara Consonni, Letizia Paternoster, Martina Fidanza e Vittoria Guazzini si sono imposte nell’inseguimento juniores. Altra vittoria ed altro oro con Rachele Barbieri nello scratch U23, superando la britannica Eleanor Dickinson e la danese Amelie Dideriksen. E visto che l’appetito vien mangiando ecco i successi di Letizia Paternoster e Michele Gazzoli nell’Eliminazione. Nella quinta giornata è stato il turno di Elisa Balsamo, vincitrice della gara di omnium U23, davanti alla Dickinson ed alla Dideriksen. Argento per Martina Fidanza nel keirin, seconda alle spalle della francese Gros. A completare il trionfo ecco la vittoria di Chiara Consonni e Letizia Paternoster nel madison juniores, mentre Elisa Balsamo e Rachele Barbieri conquistano il bronzo nella categoria Under 23.

PATERNOSTER LA STELLA AZZURRA

Se, su 10 medaglie d’oro, 5 vengono conquistate da una sola persona, allora siamo di fronte ad un campione. È il caso di Letizia Paternoster, classe 1999, vera e propria stellina azzurra. Le qualità della trentina sono apparse evidenti a tutti fin da subito, ma questo 2017 sta evidenziando un cambio di ritmo notevole. Vittoria nel campionato italiano su strada ed a cronometro nella propria categoria ed ora il titolo europeo su pista, come se non ci fosse alcun tipo di differenza fra le due discipline. Una continuità incredibile.

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Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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