I Mondiali di Innsbruck 2018, grande appuntamento del ciclismo, scattavano quest’oggi con le cronometro a squadre riservate ai team: quarto successo per la Quickstep al maschile, trionfo per la Canyon-Sram di Elena Cecchini al femminile. 

CICLISMO, MONDIALI INNSBRUCK 2018: QUICKSTEP SUL TETTO DEL MONDO, LA CRONOSQUADRE È SUA

Dopo il dominio della Sunweb a Bergen, la cronosquadre cambia padrone, ma non veste i colori rossoneri di una BMC che ci teneva tantissimo a chiudere la propria epoca nel ciclismo (saluterà la compagnia, venendo sostituita dalla CCC) con un nuovo successo collettivo. Il selettivo percorso di Innsbruck, 62.8km che vedevano esattamente al centro la salita di Axams (5km al 6% di pendenza media, con punte al 12%), decisiva per la vittoria finale e per l’interpretazione collettiva della prova contro il tempo. Le favorite erano sempre le stesse: BMC (Bevin, Caruso, Dennis, Kung, van Avermaet e van Garderen) e Sunweb (Dumoulin, Haga, Kelderman, Kragh Andersen, Matthews e Oomen) su tutte, con Quickstep (Asgreen, De Plus, Jungels, Lampaert, Schachmann e Terpstra) e Sky (Castroviejo, Doull, Kyrienka, Kwiatkowski, Moscon e Stannard) pronte ad inserirsi, e la Mitchelton-Scott (Bauer, Durbridge, Hepburn, Impey, Meyer, Trentin) possibile outsider.

E in effetti, la Mitchelton-Scott ha a lungo impensierito tutti, salvo poi crollare nel tratto in salita per le minori abilità dei propri passisti su quel tipo di terreno, e chiudere mestamente al quinto posto. La vittoria è così andata alla formazione più forte e più costante: la Quickstep ha fatto la differenza in pianura con Terpstra, Lampaert e Asgreen, e in salita con Schachmann e Jungels, che sono comunque due eccellenti cronoman. A quel punto, la formazione belga si è resa inarrestabile e ha ipotecato la vittoria chiudendo in 1h07’25”, centrando il quarto titolo (aveva vinto nel 2012, nel 2013 e nel 2016): secondo posto per la Sunweb di Dumoulin, che ha tirato per buona parte del tracciato senza riuscire a bissare il successo del 2017, chiudendo a 18”. Terza invece la BMC di Caruso e Rohan Dennis a 19”. Il Team Sky, che ha perso subito Stannard per una caduta e ha visto all’opera Moscon, è arrivato quarto a 45”, precedendo la Mitchelton-Scott, che ha chiuso quinta a 56” con Trentin in grande spolvero. Al via c’era una sola formazione italiana: la Sangemini-MG Kvis, che vedeva in gara tra gli altri il nazionale su pista Scartezzini in una formazione tutta tricolore, ha chiuso 19a.

CICLISMO, MONDIALI INNSBRUCK 2018: VITTORIA PER LA CANYON-SRAM DI ELENA CECCHINI

La gara femminile, invece, è andata a una formaione in parte ”italiana”. All’interno della Canyon-Sram, formazione tedesca che ha vinto il titolo, c’è infatti la nostra Elena Cecchini, tre volte campionessa nazionale (2014-2015-2016) e vincitrice quest’anno della prova in linea ai Giochi del Mediterraneo (nonchè fidanzata di Elia Viviani). La sua formazione, completata dalle compagne Amialiusik, Hannah e Alice Barnes, Worrack e Klein, ha recuperato nella seconda parte dei 54.5km vallonati della prova femminile i 10” di ritardo che aveva accumulato dalla Wiggle-High5, andando a vincere e dominare la gara in rosa.

L’oro è andato dunque alla Canyon-Sram, che ha preceduto di 22” le olandesi della Boels Dolmans e di 28” la Sunweb al femminile: quarta la Wiggle-High5 con 57”, quinta la Mitchelton-Scott a 1’30”. Questo sarà l’ultimo Mondiale con la cronosquadre, disciplina per i club che in effetti aveva poco senso in una rassegna riservata alle nazionali: nel 2019 sarà cancellata dal programma.

Domani i Mondiali di Innsbruck proseguiranno con la cronometro individuale degli juniores al femminile (h. 10.10) e degli U23 maschili (h. 14.40). La prova delle giovanissime sarà di 20km, e scatterà da Hall-Wattens per arrivare a Innsbruck senza particolari difficoltà altimetriche. Più vallonata quella degli U23: 27.8km con la stessa partenza e arrivo, che vedranno nel mezzo la salita di Absaam. Di seguito gli azzurri in gara.

Cronometro juniores D: Camilla Alessio, Giorgia Bariani, Vittoria Guazzini, Matilde Vitillo.

Cronometro Under-23 U: Edoardo Affini, Alexander Konychev, Matteo Sobrero.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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