L’ottava frazione del Tour de France va a Nans Peters. Tra i big spicca lo sloveno Tadej Pogacar che guadagna un minuto sugli altri uomini di classifica.

Nans Peters trionfa nell’ottava tappa del Tour de France 2020

Ritmi folli, discese, crolli, salite e redenzioni. Succede di tutto nell’ottava tappa del Tour de France 2020. La tappa va a Nans Peters, corridore dell’AG2R abituato a lasciare il segno in frazioni particolarmente complesse. Il francese precede sul traguardo Illnur Zakarin (CCC) e Neilson Powless (EF), staccati nell’ultima ascesa dal vincitore di giornata. Resiste in maglia gialla Adam Yates (Mitchelton Scott), coriaceo nella sua resistenza. L’inglese è al comando con 3 secondi su Primoz Roglic e 9 su Tadej Pogacar.

IL FILM DELLA TAPPA

L’ottava tappa inizia da Cazères-Sur-Garonne e si conclude a Loudenvielle dopo 141 km. Spaventa il finale ricco di ascese in rapida successione, dal Col de Menté (6,9 km all’8,1%), al Port de Balès (11,7 km al 7,7%), terminando con il Col de Peyresourde (9,7 km al 6,8%). La fuga, stavolta, va in porto. Attaccano da lontano Neilson Powless (EF Pro Cycling), Ben Hermans (Israel Start-up Nation), SK Andersen (Sunweb), Toms Skujins (Trek – Segafredo), Carlos Verona (Movistar), Michael Morkov (Deceuninck – Quick Step), Ilnur Zakarin (CCC), Quentin Pacher e Kévin Reza della B&B Hotels – Vital Concept, Nans Peters e Benoit Cosnefroy della Ag2r La Mondiale, Jerome Cousin e Fabien Grellier della Team Total Direct Energie. Il gruppo di fuggitivi guadagna ben 14 minuti. Gli inseguitori, del resto, non sembrano particolarmente interessati. I ritmi, però, restano elevatissimi. Ai meno 40 crolla Thibaut Pinot (Groupama FDJ), che sul Port de Balés perde presto le ruote dei migliori e incassa oltre 15 minuti. La giornata no della Francia si completa con l’uscita di classifica di Julian Alaphilippe (Deceuninck Quick-Step) che tenta un assalto sul Peyresourde, rimbalza indietro e perde le ruote dei migliori, terminando a 10 minuti. Sull’ultima asperità di giornata si accende la miccia tra gli uomini di classifica: Tadej Pogacar (UAE Emirates) attacca e si tira dietro Primoz Roglic (Jumbo Visma) e Nairo Quintana (Arkea). Stringe i denti e non naufraga Egan Bernal (Ineos), che però non ha le gambe dei giorni migliori ed è costretto alla difensiva. L’assalto viene annullato, ma Pogacar è scatenato e ritenta la sorte: arrembaggio andato a segno e via verso la discesa, all’inseguimento dei primi. Guadagnerà un minuto sugli altri uomini di classifica. Imprendibile Peters che sulla salita conclusiva fa la selezione insieme a Zakarin e poi, quando la strada scende, si leva di ruota il russo, involandosi verso la vittoria. Dietro continuano le schermaglie. Saltano Tom Dumoulin (Jumbo Visma) e Richard Carapaz (Ineos), mentre Roglic e Quintana tentano un’ultima stoccata senza successo. Non naufraga mai Adam Yates: la maglia gialla resiste agli scatti e salendo con il suo ritmo limita i danni arrivando con i migliori. L’unica evasione finale porta la firma di Romain Bardet (AG2R) che mitiga l’amarezza dei francesi e tiene aperto il suo Tour. La Grande Boucle resta senza un vero padrone.

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

    Potrebbero anche piacerti...

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *