L’Italia del nuoto in acque libere continua ad ottenere grandi risultati: la tappa di CdM di Lac Megantic (Canada) porta agli azzurri un favoloso triplo podio! Il resoconto del weekend di gare. 

Cdm nuoto di fondo

foto Federnuoto/Andrea Masini/DBM

CDM NUOTO DI FONDO 2017: TRIPLO PODIO PER L’ITALIA A LAC MEGANTIC!

Acque libere sempre più azzurre: dopo l’incetta di medaglie ai Mondiali di Budapest, l’Italia del nuoto di fondo non si ferma, e continua ad ottenere grandi risultati anche nella Coppa del Mondo, limitata a quelle 10km che sono l’unica specialità olimpica delle acque libere. Nel 2016 questa speciale competizione venne vinta da Arianna Bridi e Simone Ruffini (che poi non è andato ha deluso a Budapest), e quest’anno il bis azzurro sembra ormai ad un passo: lo dimostra la tappa canadese di Lac Megantic, nel profondo Quebec, che vede l’Italia centrare un fantastico triplo podio. Nella 10km maschile, ci pensa Federico Vanelli a conquistare un bellissimo 2° posto dopo una gara tattica e ben controllata, nella quale cede solo all’ungherese Rasovszky, autore di un migliore sprint finale e vincitore per 3”: terzo posto per il brasiliano Allan, mentre Simone Ruffini chiude quarto. E sono proprio i due azzurri a giocarsi il successo in CdM, con due tappe da disputare (15 ottobre in Cina, 21 ottobre a Hong Kong): al momento Vanelli guida saldamente con 72 punti, ma Ruffini è secondo a 5 pti dal connazionale e vuole tentare il bis.

Italia protagonista anche nella 10km femminile, che premia nuovamente lo sprint della brasiliana Ana Marcela Cunha: è lei a trionfare nelle acque del lago canadese con la solita volata dal ritmo infernale, interrompendo un digiuno di vittorie in CdM che durava da due anni, ma le azzurre sono lì, e occupano gli altri due gradini del podio. Rachele Bruni (argento a Rio 2016) è seconda a 1”7, e precede la connazionale Arianna Bridi di soli tre decimi: nuovo terzo posto per Arianna, dopo i due di Budapest, ma l’azzurra si consola col primato nella classifica generale della CdM 2017. La Bridi guida con 84 punti, davanti a Bruni (69 pti) e Cunha (64 pti): anche qui mancano due gare, e Arianna sogna la doppietta.

ITALIA, IL FUTURO È ROSEO NELLE ACQUE LIBERE

L’Italia del nuoto di fondo continua ad ottenere grandi risultati nei senior, e a livello giovanile le cose non cambiano granchè: il movimento azzurro è forte, solido e portatore di medaglie, e i recenti Europei juniores (4-6 agosto) l’hanno dimostrato ampiamente. Le acque di Marsiglia hanno infatti portato quattro medaglie all’Italia, che ha confermato di avere ”giovani squali” pronti a dare il giusto ricambio generazionale e imporsi negli anni a venire: Italia a medaglia nella 5km femminile, dove Giulia Salin (classe 2002) ha conquistato l’oro battendo in volata la russa Zotova, ma anche nella 7.5km maschile e femminile. In questa particolare distanza, presente solo a livello giovanile, gli azzurri sono andati a segno con Luca Amura, che ha chiuso alle spalle del francese Batte (4° Russo), e con Silvia Ciccarella, che è arrivata terza nella prova femminile vinta anche qui dai padroni di casa con la giovane Cassignol. Chiusura con un fratello d’arte: l’ultima medaglia azzurra è arrivata nella 5km maschile con Pasquale Sanzullo, che ha imitato il fratello Mario (argento a Budapest) conquistando l’argento alle spalle del francese Fontaine in uno sprint serrato. 4 medaglie e tante speranze per il nuoto di fondo italiano, che continua a produrre atleti di rilievo, e aspetta con ansia il test sulla 10km per Gregorio Paltrinieri nelle Universiadi: appuntamento al 28 agosto, allora capiremo se Greg potrà diventare la punta di diamante in vista di Tokyo 2020.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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