Dopo tanti successi e il recente calo, quest’oggi si è conclusa a sorpresa la carriera di Filippo Magnini: l’annuncio è arrivato durante gli Assoluti invernali di nuoto.

foto Federnuoto/Andrea Masini/DBM

NUOTO: FILIPPO MAGNINI DICE BASTA, RE MAGNO SI RITIRA

Dovevano essere solo l’ultimo appuntamento prima degli Europei in vasca corta di Copenhagen (13-17 dicembre) e l’ultima occasione per qualificarsi e realizzare il minimo richiesto per la qualificazione alla rassegna continentale, e invece gli Assoluti invernali di Riccione saranno ricordati per essere stato il teatro di un inaspettato ritiro. Succede tutto dopo i 200sl, che vedono Filippo Megli trionfare col tempo di 1.43.92 e conquistare la convocazione per la Danimarca (il tempo-limite era 1.44.20): quel tempo era il sogno di Filippo Magnini, che invece si è fermato a uno scialbo 1.45.10 chiudendo terzo dopo un primo 100m lento, e ha annunciato la chiusura ufficiale della sua carriera. Troppo alta la delusione di Re Magno, perchè l’inchiesta che l’ha coinvolto nei mesi scorsi non ha avuto nessun peso nella sua scelta, mentre la decisione è ricollegabile totalmente alla consapevolezza di non essere più quello di un tempo: da un paio d’anni ormai il 35enne pesarese, due volte campione del mondo nei 100sl e bronzo olimpico con la staffetta 4x200sl ad Atene 2004 (bilancio totale ai Mondiali 2 ori, un argento e un bronzo, con 9 ori europei e 17 medaglie continentali), non riusciva ad esprimersi come negli anni d’oro e collezionava (ahilui) brutti momenti come la mancata qualificazione ai Mondiali nella sua distanza. Si spiega così quella che Filippo Magnini ha spiegato come ”una decisione che mi frullava in testa da qualche giorno”, ed è arrivata durante degli Assoluti invernali, che stanno dando ottime indicazioni all’Italia: le conferme di Simona Quadarella, i record di Sabbioni e tanti atleti in crescita, ma anche un ritiro che giocoforza toglierà visibilità alle prestazioni degli altri atleti.

L’ADDIO DI FILIPPO MAGNINI: ”RINGRAZIO TUTTI COLORO CHE MI HANNO SOSTENUTO”. PELLEGRINI IN LACRIME

L’addio al nuoto di Filippo Magnini è arrivato come un fulmine a ciel sereno, col campione azzurro che ha preso il microfono al termine della sua prova nei 200sl, interrotto le gare e preso la parola per salutare compagni e pubblico: Per 27 anni siete stati la mia famiglia. Volevo chiedere scusa alla mia società, agli altri atleti e alla FIN per questo fuoriprogramma: certe scelte vanno prese, e io da qualche giorno penso al ritiro, dei pensieri che vanno al di là della qualificazione agli Europei, che sarebbe stata una bella chiusura per la mia carriera. Spero di aver dato qualcosa a questo sport, di aver scritto parte della sua storia: è dura salutare, ma voglio ringraziare tutti quanti, da chi mi ha sostenuto, ai compagni che hanno imparato qualcosa da me, ai partner d’allenamento, perchè se ho continuato a nuotare fino a 35 anni è anche merito di quei giovani che mi dicevano ”capitano, non smettere”. Voglio dirvi questo, che in questa fase della mia vita sono stranamente felice nonostante tutto, e dunque voglio smettere di nuotare in un momento in cui sto bene con me stesso: quest’oggi do ufficialmente l’addio al mondo del nuoto. Non so cosa farò, ho tanti progetti legati al nuoto e sentirete ancora parlare di me. Il giorno più bello? 27 anni fa, quando ho iniziato a nuotare”.

Parole emozionanti, pronunciate con gli occhi lucidi, che fanno commuovere anche una Federica Pellegrini visibilmente scossa e in lacrime: la Divina aveva salutato Magnini con un post sui suoi social (”Mi lasci sola, a essere una delle più vecchiette di questa Nazionale! Spero che i figli del nuoto prendano da te e dalla tua fame… fino all’ultimo centimetro’‘), e poi si è lasciata andare in un’intervista successiva. ”Al di là del percorso personale, oggi lascia un punto di riferimento del nuoto italiano e mondiale negli ultimi 15 anni, un atleta che va inserito tra i fenomeni del nuoto italiano. Vincere due Mondiali nei 100sl è tanta roba, è la gara regina del nuoto e lui è riuscito ad essere al top per due edizioni consecutive. La nostra storia? Siamo stati una coppia da copertina fin da subito, quando eravamo a Shanghai e in Italia si era scatenato l’inferno perchè ci eravamo messi assieme: in quel momento lui aveva già l’idea di smettere, ma io non gli ho dato molto peso perchè i velocisti sono tutti lamentosi e vanno presi con le pinze. Cosa farà? Può fare tutto, dalla tv ad altri progetti, ma ha tanto da dare al nuoto. Spero che non sparisca dalle piscine”.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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