La settima tappa della Coppa del Mondo di fioretto maschile va in scena a San Pietroburgo, in casa dei detentori dell’oro olimpico a squadre.

Daniele Garozzo e Andrea Cassarà intenti ad ascoltare l'inno italiano sul podio di San Pietroburgo

Il podio azzurro nella tappa di San Pietroburgo (fonte: profilo facebook ufficiale di Daniele Garozzo)

DANIELE GAROZZO E ANDREA CASSARÀ: LA DOPPIETTA ITALIANA NELL’INDIVIDUALE

Era dal lontano giugno 2015, località Montreux, che Daniele Garozzo e Andrea Cassarà non incrociavano i fioretti in pedana; in quell’occasione a trionfare fu il secondo, che si aggiudicò l’oro europeo. Sulla pedana della Coppa del Mondo, a San Pietroburgo, i due, all’ennesima finale da rivali, si sono dati battaglia, in uno scontro epico, ricco di colpi di scena. Inizialmente è Garozzo a tentare a la fuga, ma sul 9-2 per il bresciano il siciliano rimonta, fino al sorpasso, regalando al pubblico un finale al cardiopalma, punto a punto, che si conclude con la risolutiva parata e risposta che fissa il risultato sul 15-13 in favore di Daniele Garozzo.

Un percorso ostico il suo, fatto di due assalti vinti alla ventinovesima stoccata, d’un derby che nei quarti di finale l’ha visto opposto al connazionale Lorenzo Nista, e d’una semifinale vinta contro (gli acciacchi e) il campione del mondo under-20 Ka Long Cheung. Molto convincente anche Daniele Garozzo, che prima della stoccata finale di Cassarà aveva “superato” Edoardo Luperi, Erwann Le Pechoux e Miles Chamley Watson, relegando infine al terzo gradino del podio il bronzo olimpico Timur Safin.

Tra gli italiani, spicca la prova di Alessandro Paroli, ottavo in terra russa, ad un passo dal podio. Oltre ai già citati Nista e Luperi, sconta un derby anche Alessio Foconi, che nei 64esimi aveva incrociato Paroli. Fermo al primo assalto anche Valerio Aspromonte, mentre ai 32esimi si fermano Francesco Trani, Giorgio Avola e Andrea Baldin.

IL QUARTO POSTO AZZURRO NELLA GARA A SQUADRE

C’è sempre una prima volta”. E per gli azzurri Daniele Garozzo, Andrea Cassarà, Giorgio Avola ed Alessio Foconi quella prima volta è arrivata. Dopo il terzo posto de Il Cairo e Tokyo, la vittoria sulle pedane parigine ed il secondo posto di Bonn, l’Italia, per la prima volta dall’inizio della Coppa del Mondo, scende dal podio. Gli azzurri, infatti, perdono la finale valida per il terzo posto contro gli Stati Uniti, 45-38. Ma a lasciare ancora più l’amaro in bocca agli azzurri era stata la sconfitta, in semifinale, contro la Francia (vittoriosa in finale 45-34 contro la Russia): un 45-43 che grida ancora vendetta, soprattutto dopo l’incredibile rimonta che aveva valso ai ragazzi di coach Andrea Cipressa il momentaneo vantaggi 42-39.

Tuttavia, le vittorie, agli ottavi contro l’Austria, 44-35, e ai quarti contro il Giappone, 45-37, oltre ai precedenti successi in Coppa del Mondo, lasciano ben sperare per il futuro.

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Niki Figus
Giornalista pubblicista. Naufrago del mare che sta tra il dire e il fare. Un libro, punk-rock, wrestling, carta e penna.

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