La squalifica di Martina Valcepina nella finale, vincente, dei 500 m e delle due staffette manda all’aria il Mondiale 2019 di Sofia: l’Italia probabilmente chiuderà senza medaglie.

Foto: F&DI Photographers

TRE SQUALIFICHE ROVINANO IL MONDIALE AZZURRO

“Se qualcosa potrà andare storto, certamente lo farà”. L’intero universo è governato dalla cosiddetta “Legge di Murphy”, e la giornata di oggi ne è forse l’incarnazione ultima.
Ai Mondiali 2019 di short track a Sofia, l’Italia subisce ben 3 penalizzazioni nelle gare storicamente a noi favorevoli, i 500 m femminili e le due staffette, sancendo di fatto il nostro ritorno a casa a mani vuote.

Nella distanza breve a farne le spese è Martina Valcepina, che era riuscita a trionfare al termine di una rimonta incredibile: dopo una partenza non facile ed una gara all’inseguimento, la valtellinese all’ultima curva riesce a superare l’olandese van Ruijven, aggiudicandosi quindi la medaglia d’oro. La giuria tuttavia giudica scorretto un tocco dell’Azzurra nei confronti dell’olandese, squalificando la festeggiante Martina.

Stessa sorte è toccata alle due staffette, con la femminile composta da Martina, Cecilia Maffei, Lucia Peretti ed Arianna Sighel che deve rinunciare al pass per la finale per un contatto con il quartetto bulgaro.
Gara da incorniciare per gli uomini, con Yuri Confortola, Tommaso Dotti, Andrea Cassinelli e Mattia Antonioli che tengono testa a Cina, Ungheria e Giappone. Anche in questo caso la giuria vede un contatto scorretto nei confronti della Cina proprio all’ultima curva, eliminando l’ultima speranza concreta di medaglia.

In questo disastro, gli unici risultati positivi sono stati registrati da Cynthia Mascitto e Tommaso Dotti, entrambi terzi nella Finale B dei 1500 m.
Salvo miracoli, il Mondiale italiano può dirsi concluso.

LE DICHIARAZIONI

Al termine della giornata, dalle parole di Martina traspare tutta la sua delusione per l’esito delle gare. “Sono un po’ amareggiata dalla decisione della giuria: mi hanno squalificata su un contatto che avviene in tutti gli arrivi. All’ultimo giro ero più veloce e ho provato a fare la spaccata: la giura però ha visto un contatto sbagliato. Mi spiace perché ho gareggiato bene, loro erano partite forti e io avevo deciso di giocarmela alla fine. Poi anche in staffetta hanno giudicato un sorpasso sbagliato e siamo state squalificate anche lì: purtroppo è andata così”.

Decisamente più duro invece Yuri Confortola, che sfoga la sua rabbia ed amarezza in risposta ad un commento su Facebook che sottolineava l’incredibile sfortuna degli Azzurri oggi: “Siamo solo vittime di gente che ci usa per fare spettacolo. Forse non è più sport, ma solo spettacolo”. Parole molto dure, che sembrano puntare il dito contro qualcuno.

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Giornalista in erba, sono un appassionato di sport, con un occhio di riguardo per il calcio (banale!) e la boxe.

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