L’avventura di Jannik Sinner al Masters 1000 di Miami (USA) termina sul più bello. L’azzurro è stato sconfitto in finale da Hubert Hurkacz: 7-6, 6-4.

Jannik Sinner
Jannik Sinner (FONTE: http://www.livetennis.it/post/341388/)

AD UN PASSO DAL SOGNO

Finisce qui la strepitosa avventura di Jannik Sinner al Masters 1000 di Miami (USA). Dopo un’ora e 43 minuti di gioco, il giovanissimo prodigio del tennis azzurro è stato sconfitto in finale dal polacco Hubert Hurkacz, suo compagno nei tornei di doppio, per due set a zero, 7-6, 6-4.

LA CRONACA DEL MATCH

Le note di “Beat It” di Micheal Jackson accompagnano Jannik Sinner ed il polacco Hubert Hurkacz alla loro prima finale qui a Miami (USA) per questo Masters 1000. Gesto d’intesa tra i due compagni di doppio e la finale è pronta a partire.

PRIMO SET

Il match inizia in salita per il 19enne azzurro, subito sotto di un break al secondo game. Ottimo il gioco al servizio di Hurkacz al quale non corrisponde un altrettanto livello di risposte di Sinner. Il primo set continua a prendere una brutta piega per Sinner, sotto già 3-0 dopo soli 11 minuti di partita. Lo zero nella casella dello score dell’azzurro viene tolto solo al quarto game, punto di svolta del set, fino ad ora condotto dal gioco del polacco. Break di Sinner al quinto game e situazione che si porta sul 3-3. Il match continua con un sostanziale equilibrio su entrambi i fronti del campo. I due finalisti iniziano a sentire la tensione. All’undicesimo game arriva il break per Sinner, grazie ad un ottimo gioco di risposta sull’errore a rete dell’avversario. L’azzurro ha la possibilità di portarsi a casa la prima frazione ma subisce immediatamente la reazione ed il contro-break a zero del polacco, abile a portare il match al tiebreak. Il gioco di Hurkacz esce alla lunga. Il polacco è bravo a tirarsi via da una situazione complicata, conquistando il primo set alla terza palla disponibile.

SECONDO SET

L’inizio del secondo set è forse ancora peggiore rispetto al primo. Sinner si ritrova sotto 0-4 dopo nemmeno 20 minuti dal suo inizio. L’azzurro sembra essere in difficoltà, incapace di reagire all’ottimo gioco di prima di Hurkacz che sembra in pieno controllo della finale. Sinner cambia marcia, tenendo per la prima volta nel set il servizio e conquistando il break al sesto game. Libertà di pensiero e più niente da perdere, l’azzurro sembra rinvigorito dagli ultimi due punti e torna in partita, portando il match sul 4-3. La svolta negativa arriva sul 30 pari all’ottavo game, dove Sinner non riesce a superare la rete dopo aver mandato completamente fuori giri il polacco. Sul 5-3 per Hurkacz, Sinner è bravo a mantenere il servizio ma lo è altrettanto il polacco nel game successivo. Hurkacz serve per il match ed al primo match point acquisito, non si fa sfuggire l’opportunità di conquistare il suo primo Masters 1000 in carriera, in un torneo vinto contro ogni pronostico.

Jannik Sinner resta comunque pienamente in corsa per le ATP Finals, ritrovandosi al 7° posto. Rimane, inoltre, un’altra magra consolazione per il 19enne originario di Sesto Pusteria, alla prima finale in un torneo così prestigioso: da domani, infatti, l’azzurro sarà il numero 22 della classifica mondiale ATP, suo best ranking personale in carriera.

LE DICHIARAZIONI

Di seguito, le dichiarazioni rilasciate dai due protagonisti, al termine del match.

Sinner: “Congratulazioni a Hubert per questi 10 giorni, ha mostrato tutto il tuo talento e sono orgoglioso della persona che è. Dico che è il mio migliore amico nel circuito, spero che giocheremo ancora il doppio insieme. Complimenti anche al suo team, sta facendo un bellissimo lavoro e ha uno splendido futuro. Ne sono convinto. Purtroppo il periodo è triste per ciò che succede nel mondo, quindi è stato bello vedere un po’ di pubblico: è importante per noi giocatori. Ringrazio il mio team. Nelle ultime due settimane siamo migliorati molto. Oggi non è stata la nostra giornata. Voglio ringraziarvi insieme a tutti quelli che guardano da casa. Torneremo più forti”.

Hurkacz: “Congratulazioni a Jannik, è un ragazzo fantastico dal futuro radioso e con un grande team. Davvero complimenti, ha fatto un grandissimo lavoro questa settimana. È stata dura vincere con lui. Grazie al mio team, al mio coach e al pubblico. È così importante che siate potuti venire a fare il tifo per noi. Ringrazio il direttore del torneo, gli organizzatori, i raccattapalle e i volontari. Grazie agli appassionati, spero vi sia piaciuta la partita”.

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Gabriele Stragapede, 25 anni. Laureato nella facoltà CIM (Comunicazione, Innovazione e Multimedialità) dell'Università di Pavia. Aspirante giornalista sportivo ed attualmente editore per Azzurri di Gloria. Appassionato di calcio e di wrestling, scrive di tutto, un po'.

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