Ad Al Ain, negli Emirati Arabi, l’Italia domina nella Coppa del Mondo di Paratrap, sport non ancora olimpico. Sei le medaglie portate a casa dalla spedizione, di cui ben tre del metallo più prezioso.

La Nazionale italiana di Paratrap (fonte: superabile.it)

SEI MEDAGLIE ED IL SOGNO OLIMPICO

Alle Olimpiadi di Rio 2016 l’Italia mostrato al mondo l’enorme crescita del movimento di tiro, con un gran numero di medaglie ed una finale tutta azzurra. Due anni dopo, dall’altra parte del mondo il tiro a volo paralimpico (o Paratrap) concede il bis: nella Coppa del Mondo ad Al Ain, negli Emirati Arabi, la FITAV torna a casa con ben sei medaglie. Una prestazione maiuscola, che corona il primo appuntamento ufficiale del 2018 di questa disciplina (purtroppo) non ancora nel programma olimpico.

È un doppio podio ad aprire la trionfale cavalcata azzurra, che conquista i primi due gradini con Francesco Nespeca (107/125 nelle qualifiche, 37/50 in finale) e Paolo Bortolin (90/125, 28/50) nella classe SG-U, per atleti con disabilità agli arti superiori.
Quando sembrava difficile migliorare un risultato del genere, ecco che ci pensano gli Azzurri in classe SG-L (disabilità agli arti inferiori), che fanno sbandierare il tricolore su tutto il podio. Un risultato incredibile, raggiunto grazie alla superiorità mostrata dai nostri Raffaele Talamo (44/50 in finale), Saverio Cuciti (41/50) e Alessandro Spagnoli (32/40). Sempre italiana anche la famigerata “medaglia di legno”, che questa volta ha però tutt’altro sapore, anche perché Massimo Lanza, quarto, è uno dei protagonisti dell’oro vinto nella competizione a squadre, vinto assieme a Spagnoli e Cuciti con il punteggio di 315/375 contro la Nazionale indiana.
A completare questo carro trionfale ci pensa Oreste Lai, bronzo nella classe SG-S per tiratori in carrozzina (88/125, 26/40).

Un inizio di 2018 trionfale per uno dei Paesi trainanti di questo movimento: proprio un anno fa si svolgeva a casa nostra, a Lonato, la prima edizione di Coppa del Mondo di Paratrap. Ora, il bersaglio grosso è l’Olimpiade. La speranza di Emanuela Bonomi Croce, responsabile paralimpica nella FITAV (di cui è anche vice-presidente), è “diventare sport dimostrativo alle Paralimpiadi di Parigi 2024”. Dove, ne siamo certi, i nostri ragazzi potranno bissare i trionfi dei colleghi di Rio.

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Giornalista in erba, sono un appassionato di sport, con un occhio di riguardo per il calcio (banale!) e la boxe.

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