Inizia il campionato e si accendono le stelle. A ottobre ha preso il via la lotta al tricolore sui parquet d’Italia, ma è arrivato il momento di farsi valere anche in Europa. Venezia, Sassari, Avellino e Capo d’Orlando sono impegnate in Champions; Trento, Torino e Reggio Emilia in Eurocup, mentre per Milano è ancora una volta tempo di Eurolega e di riscatto dopo la brutta prova dello scorso anno. Il nostro speciale parquet azzurro si sposta fuori dai confini e vi racconta quello che è successo nelle giornate di esordio europeo.

Fonte: Wikipedia

LE COMPETIZIONI: FACCIAMO CHIAREZZA

Prima di iniziare a parlare delle squadre italiane impegnate in Europa è doverosa una premessa per distinguere le varie competizioni. La situazione è complicata perché la spaccatura tra la Fiba (la Federazione Internazionale del Basket) e la Uleb (l’Unione delle leghe europee di basket) ha portato alla creazione di tre distinte competizioni. Due di queste sono gestite dalla Uleb e si tratta di Eurolega ed Eurocup, mentre la Champions League è sotto il controllo della Fiba.
All’Eurolega si accede tramite una licenza che considera diversi parametri: oltre ai risultati sul campo (dopo tre anni se non vengono mantenuti certi standard si perde la licenza), si sommano requisiti prettamente organizzativi e di pubblico come un palazzetto di almeno 10mila posti e strutture specifiche a livello urbano e territoriale. In Italia ha ottenuto la licenza A all’Eurolega l’Olimpia Milano, che ha firmato con la Uleb un contratto decennale. Oltre ai possessori delle licenze possono accedere all’Eurolega 5 squadre che si guadagnano il posto grazie alle prestazioni sportive nella stagione precedente: 3 ai campioni nazionali (definiti in base ai vertici del ranking), uno alla vincente dell’Eurocup e uno alla vincente dei Turni di qualificazione, con 8 squadre in gara. Tutto chiaro?
Ora iniziamo a fare sul serio perché la Champions League Fiba è organizzata appunto dalla Federazione, è legata in maniera più specifica ai risultati del campo con 32 squadre partecipanti (stesso numero dell’Eurolega) e l’accesso diretto va a chi vince lo scudetto nel proprio campionato, oltre a una serie di posti per nazione a seconda del ranking (24 posti in totale) e ai turni preliminari (8 posti rimanenti). Se il vincitore dello scudetto corrisponde a una squadra che è già iscritta all’Eurolega allora tocca all’altra finalista il pass per la Champions.
Adesso l’Eurocup. Nata nel 2016 per il volere dell’Uleb e per contrastare il rilancio della Champions, la competizione si presenta da quest’anno con un nuovo format a 24 squadre così suddivise: Spagna, Russia e Lega Adriatica possono iscrivere tre squadre ciascuna; Italia, Francia, Germania e Turchia due; Israele, Grecia, Polonia e Lituania una. Sono previste inoltre tre Wild Card e quest’anno una delle tre è stata assegnata a Torino. Se vi è venuto il mal di testa è comprensibile e possiamo passare a cose più importanti, quello che è successo sul parquet.

CHAMPIONS LEAGUE: ITALIA VS TURCHIA

Strana coincidenza quella che nelle prime giornate della Champions League Fiba ha visto impegnate quattro squadre italiane contro quattro turche. Venezia, semifinalista l’anno passato, ha ospitato in casa il Banvit, Capo d’Orlando ha fatto il suo debutto sul campo del Gaziantep, Sassari si è scontrata con il Karsiyaka, mentre Avellino è volata a Istanbul in casa del Besiktas.
Reyer Venezia vs Banvit: sono serviti tre overtime ai lagunari per riuscire a portare a casa la vittoria in un Taliercio che è sopravvissuto a fin troppi colpi al cuore. La squadra di De Raffaele riesce a imporsi senza difficoltà nella prima metà, portandosi anche a +18 grazie alle giocate di MarQuez Haynes e Orelik, con i turchi che sbagliano senza soluzione dalla lunetta. Mantenere ritmo e concentrazione però non è semplice e Venezia inizia a scalare le marce con il Banvit che ne approfitta per tornare pericoloso. Il distacco si riduce inesorabilmente, Taylor diventa l’incubo della difesa dell’Umana insieme a Thomas, con Kulig che firma il primo sorpasso per la squadra turca. A salvare la faccia di una Venezia al buio è ancora una volta Haynes, la sua tripla chiude i 40′ regolamentari sul punteggio di 80-80. Inizia così il waltzer dell’overtime, dopo i primi 5 minuti è Thomas a negare la vittoria alla Reyer con una tripla allo scadere più fallo che lo portano sulla lunetta per il tiro del 91-91. Il secondo supplementare vede la squadra di De Raffaele rincorrere il pareggio, dopo essere stata sotto di 4. Ultimo giro di lancette e Venezia rinasce, la palla torna a girare i canestri entrano e Orelik mette il sigillo finale del 108-101 per buona pace dei tifosi.
Besiktas vs Sidigas Avellino: è un esordio da incorniciare quello degli irpini che in una notte espugnano Istanbul in rimonta. I ragazzi di coach Sacripanti sentono la pressione e la partenza li vede bloccati soprattutto in difesa, difficile arginare gli avversari che mettono a referto 31 punti nel primo quarto e si portano a +11 nel secondo. Prima del break lungo la Sidigas però abbandona le paure e inizia a macinar gioco, il gap si riduce con le triple di Fitipaldo, Leunen e D’Ercole e al rientro sul parquet c’è solo Avellino. Sorpasso e distacco di +10 al termine del terzo periodo. Ultimi 10′ di orologio e Scandone inizia ad andare in affanno, con il Besiktas che non si fa ripeter due volte l’invito e rimette il match in parità 74-74. I liberi fanno la differenza, Avellino non sbaglia dalla lunetta, aumenta di nuovo le distanze e la bomba di Filloy (l’ex Venezia è uno dei migliori della serata) a pochi secondi dalla fine fanno tirare un sospiro di sollievo per l’80-86 finale.
Dinamo Sassari vs Pinar Karsiyaka: brutta beffa per i sardi alla prima europea, che al PalaSerradimigni si vedono negare la vittoria proprio allo scadere. I ragazzi di Pasquini combattono dall’inizio alla fine, in una gara che è stata spesso in equilibrio e per i padroni di casa si è accesa soprattutto nel terzo quarto quando Sassari riesce a portarsi sul 65-56 grazie anche ai canestri di un Randolph decisamente in serata (27 punti per lui a fine gara). I 9 punti di vantaggio però fanno rilassare il Banco che arriva all’ultimo quarto con un distacco minimo. Il Pinar trova un piccolo vantaggio e prova a gestire fino a pochi istanti dalla fine, ma ancora Randolph e poi Jones danno l’illusione di potercela fare portando Sassari sull’87-86. Mancano 5″ e il fallo di Devecchi porta Woods sulla lunetta con due liberi, facendo esplodere i tifosi di casa che contestano con una pioggia di fischi la decisione arbitrale. Nessun errore e sorpasso turco, Polonara prova il tiro della disperazione, ma fallisce e si chiude 87-88 per il Karsiyaka.
Gaziantep Vs Capo d’Orlando: l’Europa sembra aver piegato le certezze della squadra siciliana, che sperava di riscattare le due sconfitte in campionato, ma non è riuscita a completare la rimonta. L’Orlandina infatti regge con qualche difficoltà un quarto, senza far scappare gli avversari oltre i 5 punti di distacco. La squadra di Di Carlo si perde poi nella seconda frazione di gioco, le triple di  Balazic e Ogut scavano il solco e all’intervallo lungo il Gaziantep è avanti di 8 punti, vantaggio che aumenta al rientro. Dopo un barlume di ripresa si arriva al distacco in doppia cifra e Capo d’Orlando deve ringraziare poi la fallosità degli avversari che permettono di rientrare in partita nell’ultimo quarto. Kulboka riesce addirittura a portare i suoi a -2, ma ci pensa di nuovo Bazalic con una bomba sul finale a spegnere le speranze e chiudere i conti a 82-77.
 

EUROCUP: QUASI TUTTO PERFETTO

In Eurocup sono scese in campo Trento, Torino e Reggio Emilia e se le prime due possono festeggiare il proprio esordio, la Grissin Bon si è dovuta arrendere sul finale ai montenegrini del Podgorica.
Cedevita Zagabria vs Torino: la Fiat riassapora l’Europa dopo 30 anni grazie a una Wild card e dimostra di averla meritata sul campo del Cedevita. Partenza sprint per i ragazzi di Banchi in casa dei croati con un primo quarto giocato a ritmi sostenuti, la difesa regge e a canestro ci pensano Mbakwe e Patterson a portare avanti i gialloblù. Il secondo quarto è quello più complicato con la Fiat che finisce a -12 e coach Banchi costretto a chiamare due time out per cercare di riportare la sua squadra in partita. La reazione finalmente arriva, Murphy e Garrett trascinano i compagni e prima dell’intervallo il gap si accorcia. La pausa fa bene alla Fiat che torna sul parquet con una nuova grinta, in 6′ trovano pareggio e sorpasso, rimanendo avanti poi fino alla fine anche se il finale non manca di emozioni. A 10″ dalla fine una brutta palla persa da Garrett poteva rovinare tutto, ci pensa Washington a metterci una pezza costringendo Cherry al fallo in attacco. Vujacic dalla lunetta è un cecchino e mette in sicurezza il risultato. Torino chiude 82-86 e si gode la conquista dei sui primi due punti in Europa.
Trento vs Asvel Villeurbanne: le aquile iniziano nel migliore dei modi la loro avventura europea davanti al pubblico di casa. Il team di Buscaglia è sempre in vantaggio, spesso in doppia cifra, e riesce a tenere i francesi a distanza con Behanan che viaggia a tutto regime (per lui 19 punti totali) supportato da Sutton e Shields (entrambi a 13). Trento rischia però di rovinare tutto proprio all’ultimo con un inizio ultimo quarto da brivido e l’Asvel che riapre i giochi con un parziale di 8-0. Buscaglia si affida al time out per ricomporre i ranghi e quando la partita sembra tutta in salita ecco l’inaspettato regalo francese, tecnico fischiato a Kahudi, Nelson mette in lunetta Flaccadori per 3 liberi e respiro di sollievo generale. La Dolomiti si riporta poi avanti con Shields e si arriva alla sirena a +10 per un finale 85-75 che fa volare le aquile.
Buducnost Podgorica vs Reggio Emilia: crolla la Grissin Bon in Montenegro dopo essere stata avanti per metà gara e in cerca di riscatto dopo il brutto avvio di campionato. Passo falso della squadra di Menetti nei primi minuti di gioco che viene però recuperato grazie alle giocate di Della Valle, miglior realizzatore della formazione emiliana. I biancorossi riescono infatti a chiudere il primo tempo con il vantaggio di +2, mentre i padroni di casa appaiono in affanno. La musica cambia nel terzo quarto, black-out totale per i reggiani che si trovano impreparati agli affondi di Ivanovic e Gibson che segnano un pesantissimo parziale di 10-0. La squadra di Menetti non riesce a uscire dalle sabbie mobili e si trova a vedere gli avversari dilagare senza riuscire a spezzare il ritmo dell’incontro e rientrare in partita. Si chiude con +12 Podgorica, per un 82-74 che pesa sulle spalle di Reggio, ancora incapace di trovare una luce in questo inizio di stagione.

EUROLEGA: MILANO È TRA LE GRANDI

Cska Mosca vs Olimpia Milano: Manca solo la vittoria alla squadra di Pianigiani in Russia con il CSKA Mosca, ma la prova di forza dell’Olimpia alla prima in Eurolega fa sperare in un finale diverso rispetto allo scorso anno. Milano inizia con il botto portandosi avanti di 7 punti in pochi minuti e costringendo il coach Itoudis al timeout dopo 3’. Bon basta però per arginare l’armata biancorossa, che riesce a toccare un parziale di +14 a fine del primo quarto. Cambia poco nei dieci minuti successivi, con il CSKA che riesce ad accorciare le distanze, ma sembra ancora sorpresa dall’avvio fulminante di Milano. I padroni di casa però sanno come fare male e restano in attesa del calo inevitabile dell’Olimpia per accorciare le distanze e rifarsi avanti. Il terzo periodo si chiude infatti proprio con i moscoviti sul +1 e nell’ultimo quarto la squadra di Pianigiani paga i ricambi, mentre Mosca si affida a De Colo (miglior modo nel 2016 e 19 punti in totale) per dare il colpo definitivo alla gara e chiudere senza affanni sull’83-74. Milano esce sconfitta, ma con la consapevolezza di essere stata al livello degli avversari e di aver dimostrato un nuovo volto, quello delle stelle europee.

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Giulia Cannarella
Giornalista pubblicista, collaboratrice per Runner's World Italia. In precedenza redattrice per Agr-agenzia giornalistica radiotelevisiva e collaboratrice per la Gazzetta dello Sport inserto Milano-Lombardia

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