Biathlon, Coppa del Mondo 2021. Si chiude l’ultima giornata della quinta tappa del massimo circuito dell’International Biathlon Union: assolute protagoniste la Francia e la Russia; quest’ultima, al ritorno sul podio, sul gradino più alto, dopo un digiuno che durava da quarantadue gare. Italia settima sia nella staffetta mista che nella single mixed.

Eduard Latypov festeggia al traguardo. Alle sue spalle uno sconsolato Laegreid (fonte: pagina Facebook ufficiale IBU Biathlonworld)

Biathlon, Coppa del Mondo 2021: si conclude il primo weekend di Oberhof, quinta tappa del circuito 

Si conclude l’ultima giornata di gare della quinta tappa della Coppa del Mondo 2021.

Sulle nevi di Oberhof, Germania, sono andate in scena, per la prima volta in questa stagione, la staffetta mista e la single mixed; due gare a squadre fondamentali, giacché, le ultime prima di quelle dei Mondiali di Pokljuka 2021, con i loro risultati determineranno i pettorali di partenza per le rispettive prove dell’evento iridato.

Sei gli azzurri in gara sulla nevi della Turingia: nella mista a quattro hanno gareggiato Irene Lardschneider, Lisa Vittozzi, Thomas Bormolini e Dominik Windisch; nella single mixed, invece, il rodato duo formato da Dorothea Wierer e Lukas Hofer.

Staffetta mista: Mironova e Latypov riportano la Russia alla vittoria, battute Russia e Norvegia. Settima l’Italia

Dopo quarantadue gare senza podio, la Russia interrompe il digiuno conquistando la vittoria nella staffetta mista di Oberhof.

Gran parte del merito va a Svetlana Mironova ed Eduard Latypov. La seconda e il quarto staffettista della nazionale dell’Est Europa, infatti, hanno finalizzato al meglio il buon lavoro dei compagni di quartetto, Uliana Kaisheva e Alexander Loginov.

Kaisheva è stata abile, al lancio, a contenere gli errori al poligono, tre pur senza penalità, rimanendo a una trentina di secondi dalla testa della gara, occupata dalla Francia di un’eccellente Anais Chevalier, da 10/10 al tiro. La Russia ha dunque conquistato la leadership grazie a Mironova; con un passo-gara sostenuto, il quinto della frazione, coniugato allo “zero” al primo e al secondo poligono, ottenuto col miglior shooting time. Loginov ha poi contenuto la concorrenza nella penultima frazione, coprendo abilmente i due errori commessi, equamente ripartiti tra sessione a terra e in piedi. Decisivo, infine, è stato il contributo di Latypov; il russo, ottimo nella prima serie, è infatti riuscito a rimediare agli errori avuti all’ultimo poligono, rivelatosi decisivo

Il transalpino Quentin Fillon Maillet, perfetto al tiro sia a terra che in piedi, è infatti uscito dall’ultima serie con un discreto vantaggio nei confronti dei due inseguitori, Latypov e il norvegese Sturla Holm Laegreid. Il tandem in rincorsa, tuttavia, è riuscito prima a raggiungere, dunque a superare il portacolori della Francia, crollato nel finale. Laegreid ha quindi provato ad alzare il ritmo, staccando il biatleta della Francia; ma non il russo, che l’ha poi abilmente beffato appena prima del rettilineo finale, limitando la possibilità di un contro-sorpasso del Norge, apponendo il sigillo su un’attesissima vittoria.

Il quartetto russo in grado di interrompere la lunga striscia negativa di insuccessi (fonte: pagina Facebook ufficiale IBU Biathlonworld)

La Russia chiude, a parità di errori, sette, davanti alla Norvegia di Ingrid Tandrevold, Marte Olsbu Roiseland, Johannes Dale e Sturla Laegreid. A completare il podio la Francia di Chevalier, Justine Braisaz, Fabien Claude e di un Fillon Maillet perfetto al tiro, ma assai poco competitivo sugli sci rispetto ai diretti rivali. 

Settima, invece, l’Italia. Il quartetto azzurro ha perso sin da subito contatto con le posizioni nobili della corsa, in virtù dei problemi al tiro della prima staffettista tricolore, Irene Lardschneider; la classe ’98 ha infatti commesso un errore sul terzo bersaglio della serie in piedi, sbagliando il colpo con la successiva ricarica. La seconda frazionista italiana, la sappadina Lisa Vittozzi, ha quindi provato a rimontare, ma un errore sul penultimo bersaglio della seconda serie l’ha costretta a rimanere nella pancia del gruppo, dopo qualche posizione recuperata.

Ottima è poi stata la gara di Thomas Bormolini, incappato in un solo errore, coperto con una ricarica, nel tiro in piedi; l’azzurro ha inoltre mostrato i propri enormi passi avanti sugli sci, che gli hanno consentito di rimanere tra i migliori dieci. Dominik Windisch, ultimo frazionista azzurro, ha dunque commesso tre errori a terra, per un totale di quattro; rimediandovi, però, con la sesta prestazione di frazione sugli sci, che gli ha permesso di superare, nel finale, i biatleti di Finlandia e Stati Uniti, Seppela e Brown.

Lisa Vittozzi in gara a Hochfilzen (fonte: profilo Facebook ufficiale di Lisa Vittozzi)

Staffetta singola mista: dominio per la coppia Simon-Jacquelin, Eckhoff consegna il secondo posto alla Svezia. Settimo il tandem Wierer-Hofer

A conquistare il successo nella successiva staffetta, la single mixed, l’ultima gara del weekend, è stata la Francia di Julia Simon e Emilien Jacquelin, di gran lunga il miglior tandem per percentuali di tiro.

Tre, infatti, gli errori dei transalpini, tutti e tre commessi da Simon nella propria seconda frazione; dove però la biatleta Bleu è stata la migliore per passo sugli sci, come lo fu anche al lancio. Jacquelin si è limitato a massimizzare il vantaggio consegnatogli dalla connazionale. L’iridato del format inseguimento è stato infatti freddo nel trovare un 100% al tiro in tutte e quattro le proprie serie, con ottimi tempi di rilascio; facendo inoltre registrare brillanti tempi sugli sci, sempre tra i migliori quattro. 

Alle spalle di una Francia assolutamente dominante, in testa dall’inizio alla fine, la Svezia di Sebastian Samuelsson e Hanna Oeberg (cinque errori al tiro in totale per i nordici) e la Norvegia di Johannes Boe e Tiril Eckhoff. Quest’ultima, ago della bilancia Norge, ma in negativo; la mattatrice delle scorse due gare in Turingia, sprint e inseguimento, dopo una prima frazione perfetta, chiusa con lo “zero” e con il terzo passo sugli sci, ha dapprima sfruttato gli errori di Simon nella serie a terra della penultima frazione, mancando però tre bersagli in quella in piedi, costatile ben tre giri di penalità. Ai quali ha rimediato, con l’ennesima incredibile prestazione, il bi-campione in carica Johannes Boe, che ha trascinato l’inedito tandem Norge sul gradino più basso del podio.

Settima l’Italia di Dorothea Wierer e Lukas Hofer. I dieci errori al tiro, ancorché senza giri di penalità, hanno impedito al tandem altoatesino di giocarsi il podio. Wierer ha chiuso la prima frazione al quinto posto, dopo un errore commesso nella serie in piedi. Il sogno d’un podio s’è però allontanato dopo i due errori di Hofer nella prima sessione della seconda frazione, poi saliti a tre in seguito al secondo poligono. Dorothea ha quindi forzato, al rientro in pista, sia sugli sci sia al poligono, incappando in due errori nella serie a terra. Gli stessi commessi, in entrambe le serie dell’ultima frazione, da Lukas Hofer, che può comunque dirsi soddisfatto per una tappa che l’ha visto assoluto protagonista.

Dorothea Wierer e Lukas Hofer in gara nel World Team Challenge 2020 (fonte: pagina Facebook ufficiale di Dorothea Wierer)

La Coppa del Mondo di biathlon 2021 ritorna settimana prossima

La sesta tappa della Coppa del Mondo di biathlon 2021 si terrà settimana prossima, sempre a Oberhof.

Il sipario sul sesto appuntamento del massimo circuito IBU si aprirà mercoledì 13 gennaio, con la sprint maschile (ore 14:30). A seguire, giovedì 14, la prova al femminile del medesimo format (ore 14:30). Spazio dunque, venerdì 15 e sabato 16 gennaio, alle staffette, rispettivamente la maschile (ore 14:30) e la femminile (14:45). La doppia-tappa in Turingia si quindi chiuderà domenica 17 gennaio; in programma la partenza in linea maschile (ore 12:30) e quella femminile (15:00).

Johannes Boe in gara a Oberhof (fonte: pagina Facebook ufficiale di Johannes Boe)

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Niki Figus
Giornalista pubblicista. Naufrago del mare che sta tra il dire e il fare. Un libro, punk-rock, wrestling, carta e penna.

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