Dopo l’assolo di Ulissi, il Giro d’Italia 2020 riparte dal suo primo arrivo in salita: la corsa arriva sull’Etna, affrontato dal versante di Piano Provenzana. Avremo i primi responsi sui big, e cambierà la maglia rosa: ecco tutte le emozioni di giornata.

GIRO 2020, 3A TAPPA: CAICEDO DOMA L’ETNA, CROLLANO YATES E THOMAS

Diego Ulissi ha trionfato ieri, battendo Sagan nello sprint sullo strappo di Agrigento, ma quest’oggi il Giro d’Italia 2020 entra ufficialmente nel vivo e volta pagina, vivendo il suo primo arrivo in salita. La corsa arriverà sull’Etna, affrontato dal versante di Piano Provenzana: si parte da Enna e si arriva sul vulcano (a 1800m) dopo 150km molto mossi e ricchi di saliscendi, che hanno ovviamente nell’ascesa finale il loro apice. La salita, lunga ufficialemente 18.9km, inizia da Linguaglossa ed è caratterizzata dai continui tornanti con vista sulle colate di lava dell’Etna: pendenza media al 6.6%, con gli ultimi tre km molto duri (9%) e punte all’11%. Cade subito Geraint Thomas, nel tratto di trasferimento, per colpa di una borraccia sull’asfalto, ritardando lo start ufficiale della tappa. Scatta subito la fuga, composta da otto uomini: Campenaerts (NTT), Romano (Bardiani-CSF), Visconti (Vini Zabù-KTM), Holmes (Lotto-Soudal), Rumac (Androni), Bjerg (UAE), Craddock e Caicedo (EF). Il gruppo, tirato dalla Mitchelton-Scott di Yates, lascia andare gli otto a 5’20” di margine, per poi accelerare dopo la metà della tappa: ai -40km il margine sfiora i quattro minuti, poi nei km seguenti si porta in testa la Trek-Segafredo e alza il ritmo. 

Intorno ai -30km la corsa s’infiamma: la Trek tenta un attacco in discesa, Geraint Thomas risente dei postumi della caduta e si stacca: Ganna riesce a tenerlo sui 20” di ritardo e poi riportarlo sul gruppo dei big con un mezzo miracolo, poi Thomas cede nuovamente e definitivamente. Intanto i fuggitivi si sfaldano: Romano e Rumac si staccano e restano in sei, che “esplodono” sulle prime rampe dell’Etna. Ai -15km guidano Bjerg, Caicedo, Visconti e Holmes, con 2’47” sul gruppo di Nibali e Yates (presenti ancora Ulissi e Sagan, che cedono poco dopo) e 3’40” su un Thomas in crisi nera nonostante l’aiuto di Ganna, Dennis e Puccio, nella replica di ciò che è capitato al Tour con Bernal. Le rampe dell’Etna sbriciolano la fuga: resistono in testa solo Visconti e Caicedo, mentre il ritmo assurdo imposto alla corsa da Matteo Fabbro demolisce le certezze di Simon Yates, che si stacca e perde parecchio tempo. Fabbro, che per poco non manda in crisi anche il suo capitano, si sposta ai -6.5km: in testa c’è il solo Caicedo, con 1’34” sul gruppo e 2’24” sul gruppetto-Yates, mentre Thomas affonda a oltre sette minuti. Nel gruppetto dei big ci sono anche parecchi comprimari, e si muovono Castroviejo (che guadagna circa mezzo minuto) e Kelderman: Caicedo resiste, mentre dietro Nibali prova a far saltare il banco. Resistono i soli Majka, Fuglsang, Pozzovivo, Kruijswijk, Pello Bilbao e Pedrero: un nuovo scatto di Pozzovivo manda poi in difficoltà il polacco e fa riassorbire Castroviejo. È lotta uomo-contro-uomo in questo folle Giro d’Italia: nessuno sembra poter piazzare il colpo decisivo. Ne approfitta Jonathan Caicedo, che vince la tappa con 21” su Visconti e 30” su van Houcke: 39” per Kelderman, mai inquadrato, mentre chiude a 51” il gruppo-Nibali (Vincenzo, Pozzovivo, Fuglsang, Majka, Castroviejo) con Kruijswijk a 56”. 1’03” di ritardo per Joao Almeida, che si gioca la maglia rosa proprio con Caicedo, distante 1’35” da Ganna e 1’13” dal portoghese allo start: la spunta proprio Almeida per questione di centesimi. Perde 1’31” Masnada, mentre Zakarin arriva a 1’37”. Affonda Simon Yates, che perde 4’23” dopo aver fatto lavorare i suoi per 3/4 di tappa: sprofonda Geraint Thomas, staccato di 12’16” e a rischio-ritiro dopo lo “schiaffone” preso oggi.

GIRO 2020: JOAO ALMEIDA IN ROSA, DOMANI TOCCA AGLI SPRINTER

Joao Almeida conquista la prima maglia rosa per questione di millesimi (28), perchè lui e Jonathan Caicedo hanno lo stesso tempo in classifica generale: terzo Pello Bilbao a 37”, poi Kelderman (42”), van Houcke (53”), Nibali (55”), Pozzovivo (59”), McNulty (1’11”), Fuglsang (1’13”) e Kruijswijk (1’15”) in una top-10 decisamente insolita e inedita. Domani dovrebbe toccare per la prima volta ai velocisti nei 140km da Catania a Villafranca Tirrena: prima parte di tappa molto mossa, ma dopo il GPM di Portella Mandazzo (km 75,4 e 1125m d’altitudine) si plana verso il traguardo senza particolari asperità. Occhio alle fughe dopo il duro arrivo odierno, col gruppo che potrebbe riposarsi, ma difficilmente gli sprinter accetteranno di restare all’asciutto.  

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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