Nei giorni scorsi è scoppiato un caso spinoso riguardante Ivan Zaytsev e la FIPAV (Federazione Italiana Pallavolo), divisi… dalle scarpe. Tutto su questa querelle evitabile, che potrebbe anche non risolversi in tempi brevi.

Ivan Zaytsev

Ivan Zaytsev con l’abbigliamento Adidas: il pomo della discordia

ADIDAS VS MIZUNO, ZAYTSEV CONTRO FIPAV: QUANDO LE SCARPE CREANO IL CAOS

Può un paio di scarpe causare una frattura tra una Federazione e il suo miglior atleta? Fino a qualche giorno fa pensavamo che tutto questo fosse impossibile, e invece è diventato realtà: stiamo parlando ovviamente dell’annosa querelle tra Ivan Zaytsev e la FIPAV, che scuote il mondo del volley italiano e potrebbe privare l’Italia dello Zar anche nei prossimi Europei, in programma dal 25 agosto in poi. È un caso evitabile e a tratti anche ridicolo, quello che coinvolge il giocatore di Perugia e la federazione guidata da Cattaneo, nato da una vicenda legata allo sponsor tecnico, ma in realtà figlio dell’Olimpiade da protagonista dello schiacciatore azzurro: Zaytsev a Rio 2016 non è stato solo il leader dell’Italia, ma è anche diventato un personaggio nazionale, che ovviamente ha attirato attorno a sè sponsor a pioggia (oltre alla tv, ha preso parte al programma ”Selfie”) ed è diventato una sorta di piccola azienda sotto la guida della moglie-manager Ashling Sirocchi. Tra i vari contratti firmati dallo Zar, spicca quello con Adidas, sponsor che gli fornisce tutto il materiale tecnico, a partire dalle scarpe realizzate su misura per un giocatore che (parole sue) ”ha un peso di oltre 100kg e un’elevazione importante, e cerca in una scarpa un supporto adeguato alle caviglie: non dev’essere nè troppo morbida, nè limitare il movimento”. Caratteristiche che, a quanto pare, Adidas è stata in grado di riprodurre appieno nel modello realizzato da Zaytsev, diventato in questi giorni il cosiddetto ”pomo della discordia” tra il pallavolista e la FIPAV, che ha un altro sponsor tecnico: Zaytsev ha firmato e ufficializzato il suo accordo con Adidas il 23 gennaio, mentre 11 giorni dopo la Federazione chiudeva il suo accordo con Mizuno. La questione dunque è semplice: da un lato la Federazione pretende che tutti i giocatori dell’Italvolley vestano le scarpe Mizuno, dall’altro Zaytsev vuole rispettare il suo contratto e indossare Adidas. Difficile ricomporre il caso, anche perchè tra le parti regna il geloe non ci sono stati incontri: lo Zar ha presentato un certificato medico secondo il quale deve continuare a vestire le scarpe Adidas, ricevendo una risposta glaciale dal presidente Bruno Cattaneo. ”Non può esistere che un giocatore calzi una marca di scarpe diversa da quella del nostro sponsor tecnico, siamo stati disponibili anche a cambiare modello di scarpe e inoltre Mizuno si è detto disposto a creare una scarpa apposta per Zaytsev. Non c’è spazio per nessuna deroga”: parole dure, che ben riassumono lo stallo attuale, nato dal rifiuto dello Zar di indossare questa calzatura creata ”su misura”. E dunque, quali potrebbero essere le soluzioni di questo caso?

ZAYTSEV-FIPAV: I POSSIBILI RISVOLTI DI UN CASO EVITABILE

È una vicenda evitabile, quella che va a colpire un volley italiano già in difficoltà: meno di un anno fa l’Italia era in estasi per l’argento olimpico, ora invece si lecca le ferite della peggior World League della sua storia (due sole vittorie, ultimo posto e retrocessione evitata solo grazie a un cambio regolamentare) e trema per i possibili sviluppi di questa ”guerra delle scarpe”. Come dicevamo in precedenza, la conciliazione tra le parti è difficile (dovrebbe cedere Zaytsev), anche se il presidente del CONI Malagò sta provando a fare di tutto per mediare tra la Federazione e la sua stella: quest’oggi è previsto un incontro tra gli avvocati dei contendenti per tentare di trovare una soluzione, ma filtra pessimismo. E allora ecco sbucare lo scenario più disastroso per il volley italiano, che riceverebbe un brusco danno d’immagine a un mese e mezzo dagli Europei polacchi: proprio per stasera è atteso l’arrivo degli atleti nel ritiro di Cavalese, e non è stato diramato un elenco dei convocati per evitare polemiche e per trattare fino all’ultimo con l’atleta di origini russe. Se Zaytsev accetterà di vestire le scarpe Mizuno, allora sarà convocato, se invece rifiuterà potrebbe essere escluso dal ritiro, e dunque minare (del tutto, probabilmente) le sue chances di partecipare all’Europeo: un danno enorme per la Nazionale, che non avrebbe la sua stella (e manca già Juantorena, a riposo: il rischio di una World League-bis sarebbe alto), ma anche per Zaytsev stesso, che perderebbe l’occasione di vestire la maglia dell’Italia e fare da traino per i Mondiali casalinghi del 2018. Insomma, vedremo se la FIPAV finirà col ”fare le scarpe” a Zaytsev (era già successo nel 2015 con Berruto, che ha commentato la vicenda col tweet sottostante, per una notte brava), oppure la questione rientrerà, ma una cosa è certa: potevamo risparmiarci questo teatrino, eccome se potevamo…

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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