Si sono conclusi i Mondiali di scherma di Lipsia 2017: l’Italia chiude al vertice della Classifica per Nazioni e del medagliere, con quattro ori, un argento e quattro bronzi.

L’Arena Leipzig di Lipsia, Germania, dove si sono svolti i Campionati del Mondo di scherma 2017 (fonte: pagina Facebook ufficiale Federscherma)

SCHERMA, MONDIALI 2017: A LIPSIA L’ITALIA VINCE MEDAGLIERE E CLASSIFICA PER NAZIONI

Il Campionato del Mondo di scherma 2017, in scena a Lipsia, Germania, è giunto al termine. L’Italia conclude questi Mondiali in cima al medagliere, prima, con quattro ori, un argento e quattro bronzi, per un totale di nove medaglie, che non si vedevano da San Pietroburgo 2007 ed Antalya 2009, e 384 punti nella Classifica per Nazioni, chiudendo prima.

L’Italia può vantare la conquista di ben quattro titoli iridati: nella spada maschile con Paolo Pizzo, nella sciabola femminile a squadre e nel fioretto, sia maschile che femminile, sempre a squadre. Oltre, ovviamente, all’argento di Alice Volpi nel fioretto femminile, ed ai bronzi di Daniele Garozzo ed Arianna Errigo nel fioretto, di Irene Vecchi e del quartetto maschile nella sciabola.

L’Italia inaugura, dunque, questo nuovo quadriennio olimpico nel migliore dei modi, come sottolineato sia dal Presidente federale Giorgio Scarso che dal Capodelegazione azzurro, Paolo Azzi: “Il bilancio è assolutamente positivo.” – ha dischiarato il Presidente Scarso – “Abbiamo migliorato la media del sette [alla voce medaglie, ndr] e soprattutto abbiamo preso almeno un titolo in tutte e tre le armi. Ma più che il numero delle medaglie ciò che regala il sorriso e ci rende orgogliosi è la prestazione offerta da diversi giovani ed esordienti.

LA CLASSIFICA PER NAZIONI E IL MEDAGLIERE DI LISIA 2017

1. Italia – 384 pt                       1. Italia – 4, 1, 4: 9
2. Russia – 322 pt                         2. Russia – 3, 0, 3: 6
3. Francia – 288 pt                       3. Corea del Sud – 1, 2, 0: 3
4. Corea del Sud – 240 pt           4. Ungheria – 1, 1, 1: 3
5. Giappone – 210 pt                    5. Estonia – 1, 1, 1: 3
6. Germania – 196 pt                   6. Francia – 1, 0, 5: 6
7. Ungheria – 192 pt                     7. Ucraina – 1, 0, 1: 2
8. Usa – 186 pt                              8. Usa – 0, 2, 0: 2
9. Ucraina – 148 pt                       9. Giappone – 0, 1, 1: 2
10. Polonia – 136 pt                     10. Polonia – 0, 1, 1: 2

FIORETTO: UN MONDIALE ALL’ALTEZZA DELLE ATTESE

Il fioretto azzurro s’è ben comportato a questi Mondiali, conquistando una medaglia d’oro in entrambe le gare a squadre, vincendo un argento con l’esordiente Alice Volpi e due bronzi, con Arianna Errigo e Daniele Garozzo. A rappresentare l’Italia, oltre Volpi, Errigo e Garozzo, Camilla Mancini e Martina Batini per il fioretto femminile; Giorgio Avola, Andrea Cassarà e Alessio Foconi per il maschile, con Francesca Palumbo e Lorenzo Nista in riserva.

Nel fioretto abbiamo rispettato le attese e l’unico grande rammarico è l’argento di Alice Volpi, con quell’oro che poteva essere alla sua portata, ma che è sfumato per una stoccata” – ha commentato il Capodelegazione Paolo Azzi, nell’incontro finale con la stampa.  Ma se è vero che “Arianna Errigo e Daniele Garozzo si sono confermati tra i protagonisti del panorama internazionale“, la delusione è stata comunque parecchia. “Non posso dirmi contenta – aveva ammesso la Errigo nel giorno della doppietta italiana perché ero venuta qui per vincere il mio terzo mondiale” . Così come il campione europeo, che nella giornata di ieri aveva ammesso come, parlando del proprio risultato nella gara a squadre, “quest’oro mi ripaga della delusione per il bronzo nell’individuale, […] ci siamo ripresi quel che avevamo lasciato a Rio“. “Eccellente – ha poi proseguito Azzi – la conclusione del percorso stagionale della squadra azzurra di fioretto femminile ed il riscatto della squadra maschile, così come l’esordio iridato di Camilla Mancini ed Alessio Foconi.

Martina Batini, Arianna Errigo, Camilla Mancini e Alice Volpi esultano per il raggiungimento della finale mondiale (fonte: oagina Facebook ufficiale della Federscherma)

SCIABOLA: BENE GLI SCIABOLATORI, FANTASTICHE LE AZZURRE

La sciabola azzurra festeggia tre medaglie: l’oro della squadra femminile, oltre ai bronzi di Irene Vecchi e del quartetto maschile. A rappresentare l’Italia, oltre Irene: Martina Criscio, Rossella Gregorio e Loreta Gulotta nella sciabola femminile; in quella maschile Enrico Berrè, Luca Curatoli, Aldo Montano e Luigi Samele; riserve Sofia Ciaraglia e Dario Cavaliere.

E’ un titolo quello delle sciabolatrici (imbattute in questa stagione di Coppa del mondo), commenta Azzi – che rappresenta l’apice di un percorso che ha avuto tanti bocconi amari da digerire, ad iniziare dal quarto posto di Rio2016. Si è lavorato tanto per questo successo e ieri i tecnici erano commossi forse più delle atlete. Ottima poi la gara degli sciabolatori, che hanno saputo mantenere la concentrazione dopo la delusione della sconfitta in semifinale, così come positivo è stato il bronzo di Irene Vecchi”. L’Italia della sciabola conclude, dunque, un Mondiale dal un bilancio positivo, che fa ben sperare per l’inizio di questo nuovo quadriennio olimpico.

SPADA: UN MONDIALE DA CUI RIPARTIRE

La spada italiana conquista un’unica medaglia a questi Mondiali: l’oro di Paolo Pizzo. Un risultato fantastico per un uomo, prima ancora che un atleta, con una storia da campione vero, al di là delle medaglie e dei successi. Hanno rappresentato l’Italia, oltre Pizzo, per gli spadisti, Andrea Santarelli, Marco Fichera ed Enrico Garozzo, per le spadiste Rossella Fiamingo, Alberta Santuccio, Giulia Rizzi e Mara Navarria; riserve: Lorenzo Buzzi e Roberta Marzani.

La nota positiva – ha dichiarato il Capodelegazione azzurro Azzi – è stata senz’altra la prestazione di Paolo Pizzo. Straordinaria la sua prova anche per la qualità della scherma che ha espresso. Ci attendavamo qualcosa di importante da lui dopo l’ottimo Europeo, ma è stato capace di superare ogni aspettativa. Tuttavia, considerando le difficoltà mondiali, che si assommano a quelle europee, il momento della spada italiana non sembra dei migliori. “Le prestazioni, prim’ancora che i risultati, delle gare a squadre rappresentano il vero neo di questa spedizione“. “Soprattutto per ciò che concerne la squadra femminile – ha poi continuato il Presidente federale Scarso – servirà lavorare tanto e [servirà, ndr] una “cura da cavallo” da parte del Commissario tecnico. La nota positiva è che possiamo contare su un vivaio di atlete che stanno facendosi onore nell’under20 e che quindi possono, assieme alle attuali componenti la squadra, alzare la testa e dare nuova linfa a questo settore“. Se dunque, in questa stagione, poche sono state lo occasioni di gioia, il gruppo azzurro, che sta crescendo compatto, pare potrà riservarne.

Paolo Pizzo esulta sulle pedane di Lipsia (fonte: pagina Facebook ufficiale Federscherma)

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Niki Figus
Giornalista pubblicista. Naufrago del mare che sta tra il dire e il fare. Un libro, punk-rock, wrestling, carta e penna.

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